Le Olimpiadi – un importante momento di incontro e di crescita –
Le Olimpiadi – un importante momento di incontro e di crescita
Stefano Pesce ex genitore di classe quinta
Aspettare con trepidazione: è questa forse la sensazione più forte che avvolge la classe quinta durante tutto l’anno. E’ l’attesa palpitante dei bambini, emozionati, suggestionati, impazienti ma è anche l’attesa gioiosa di noi genitori, curiosi, talvolta preoccupati di poter assicurare la continuità e il buon svolgimento della manifestazione. All’approssimarsi delle olimpiadi nelle scuole steineriane, ogni anno, verso la fine di maggio, speranze, critiche, riflessioni e riunioni di classe hanno già ampiamente anticipato l’evento. Perché tanta attesa? Cosa si cela dietro le “quinte”? (passatemi il gioco di parole…) Uno dei motivi è che questi semplici ma straordinari giochi mettono in luce una delle forze principali della nostra scuola: il coinvolgimento del bambino in attività pratiche. Tali attività servono a chiarire e a saldare spiritualmente le materie trattate in classe; nel caso dell’insegnamento della storia le olimpiadi rappresentano un modo per approfondire e toccare con mano le tradizioni dell’antica Grecia.
La trepidazione e l’emozione accompagnano anche il momento dei giochi.
Sono due giornate molto intense nelle quali i bambini si mettono alla prova attraverso varie discipline e contemporaneamente vivono, in un campo tenda, la loro prima occasione per stare con i compagni anche durante la notte. Lo spirito della festa, com’era in antichità, non è competere per vincere ma partecipare e confrontarsi nel tentativo di rendere al meglio la bellezza e l’armonia del gesto sportivo e di quello spirituale.
Il primo giorno vede l’arrivo degli atleti, l’allestimento del villaggio olimpico e l’inaugurazione ufficiale; un brulichio divertente di ragazzi al lavoro tra tende e picchetti anima il pomeriggio mentre una toccante cerimonia di apertura celebra in serata l’inizio dei giochi. Nel campo illuminato dalle fiaccole le squadre, riunite in “polis” diverse, offrono un omaggio agli dei : versi in greco dall’Iliade, danze, canti, musiche preparate durante l’anno scolastico. Nella giornata successiva si svolgono le gare ufficiali, i ragazzi si confrontano con la lotta, il lancio del disco, il salto in lungo, la corsa, il lancio del giavellotto. Gli sforzi, la voglia di far bene, il sudore della fatica si uniscono ai sorrisi e a piccoli, ma intensi, momenti di convivialità e scambio tra i ragazzi. Ognuno parteggia per la propria squadra ma alla fine non esistono vincitori o vinti, tutti vengono premiati.
L’olimpiade è un occasione speciale di incontro anche per noi genitori, coinvolti in prima persona sia nella fase organizzativa che in quella di accoglienza di quasi duecento persone, tra ragazzi e accompagnatori, provenienti da varie scuole steineriane d’Italia. Ai genitori spetta infatti la preparazione dei pasti, delle colazioni, delle merende, oltre che l’allestimento del campo tende. Le parole lasciano spazio alla vita vissuta, al lavoro di gruppo, alla conoscenza reciproca. Tutto viene svolto con serenità e spirito di collaborazione. Una fatica certo, segnata per di più dalle prime avvisaglie del caldo estivo, ma anche una grande soddisfazione nello stare insieme e una grande gioia nel vedere i ragazzi divertirsi, imparare, confrontarsi in modo leale, vivendo un importante momento di crescita: un’esperienza indimenticabile.